Esiste, per il gommista, un preciso obbligo di registrazione ad un Consorzio?
Ogni gommista, o punto di generazione di PFU, ha possibilità di richiedere il ritiro gratuito da parte di ogni Consorzio od operatore autorizzato. Alcuni Consorzi, per semplificare la gestione delle richieste di ritiro, richiedono la registrazione ad un portale.
Il gommista può richiedere il ritiro a Consorzi differenti?
Si, non esiste alcun vincolo in tal senso.
Vi sono dei quantitativi minimi sotto i quali il servizio non viene fornito?
Non è fissato un limite minimo di pneumatici fuori uso da ritirare, ma è consigliabile attendere di avere una quantità congrua che giustifichi il trasporto onde evitare attese.
Si possono richiedere servizi aggiuntivi (es. cassoni a noleggio etc.)?
I Consorzi possono fornire servizi aggiuntivi, come il cassone a noleggio, eventualmente anche dietro riconoscimento di un corrispettivo.
È obbligatorio separare gli PFU per categorie? E per marca?
Il decreto determina categorie ben precise ed è obbligatorio indicare la categoria così come descritto nell’allegato E del DM 82. Non è, invece, richiesto di separare gli PFU per marca. E', altresì, utile precisare che i Consorzi sono obbligati a ritirare tutte le marche.
I consorzi sono obbligati a ritirare i miei PFU? Con quali tempistiche?
I consorzi non sono obbligati a raccogliere tutti gli PFU per i quali ricevono la richiesta di ritiro. Il loro obbligo è quello di raccogliere il target, per ciascuna categoria, determinato all’inizio di ogni anno. Le tempistiche non sono fissate.
Come posso sapere se un contributo che mi viene addebitato è corretto ed è stato approvato dal ministero dell'Ambiente?
I produttori ed importatori o le loro forme associate hanno l’obbligo di comunicare, ad esempio attraverso il loro sito Web, i valori dei contributi applicati.
Perché esistono contributi differenti?
Poiché, nelle volontà del Decreto, vi è quella di favorire un sistema concorrenziale che porti a ridurre il contributo stesso.
Quando vendo uno pneumatico usato, che ecocontributo applico?
Nessun contributo, perché lo pneumatico usato ha già contribuito al suo recupero, che avverrà alla fine del suo impiego.
Può succedere che un produttore/importatore non applichi il contributo?
Ogni produttore ed importatore è obbligato ad applicare un contributo.
Posso rivolgermi per il ritiro all'azienda alla quale mi sono sempre rivolto per la raccolta di PFU? Mi farà pagare il servizio?
Se l’azienda alla quale ci si è sempre rivolti riceve, da un Consorzio oppure importatore, delle quote per la raccolta e recupero, questi potrà sostenere gratuitamente il servizio. Diversamente, il servizio dovrà essere remunerato.
Posso consegnare gli pneumatici usati ad aziende che effettuano la ricostruzione?
Gli pneumatici da ricostruire, non essendo definiti PFU, possono essere consegnati a soggetti che effettuano la ricostruzione.
Sono un gommista e occasionalmente compero all'estero. Che contributo applico sugli pneumatici importati?
Due sono le possibilità: gestire in forma diretta o indiretta la raccolta ed il recupero, con le modalità previste dal DM 82, comunicando al Ministero dell’Ambiente le voci di costo e determinando indipendentemente il valore di contributo necessario a sostenerne i costi, oppure aderire ad un Consorzio ed applicare i valori di contributo determinati dal Consorzio stesso.
Perché alcune categorie sono cambiate e sono differenti tra i consorzi esistenti?
Le uniche categorie ufficiali sono determinate dal Ministero dell’Ambiente e pubblicate sul sito www.minambiente.it