Il 21 Gennaio 2020 è stato presentato a Roma alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Rapporto sui flussi illegali di pneumatici e PFU in Italia. Il Rapporto, è frutto dell’attività svolta negli ultimi due anni e mezzo, dall’Osservatorio e dalla piattaforma CambioPulito nel contrastare le pratiche illegali del settore degli pneumatici e PFU.
Greentire ha partecipato al progetto promosso da Legambiente, insieme agli altri consorzi del settore e alle associazioni di categoria Confartigianato, CNA, Airp, Federpneus e Assogomma.
Dal giugno 2017 al 15 dicembre 2019, grazie al lavoro dell’Osservatorio e alla piattaforma di whisleblowing “CambioPulito” riservata agli operatori del settore e gestita da Legambiente, è stato possibile tracciare un quadro chiaro della situazione: 361 le denunce di illeciti registrate, 301 le società citate. Tutti gli esposti sono concentrati su presunte commercializzazioni illegali online, smaltimento illecito, omesso versamento del contributo IVA e contributo ambientale, esercizio abusivo della professione e concorrenza sleale.
È sempre più evidente che occorre riportare alla legalità il sistema nazionale di gestione degli PFU. Di seguito alcune delle proposte presentate dalla filiera al Ministro: una più efficace azione di contrasto dei fenomeni illegali, tracciabilità dei flussi degli PFU, trasparenza del sistema di raccolta e avvio del riciclo di PFU, rafforzamento del sistema di controlli; promozione delle filiere di recupero di materia dalla gomma riciclata da PFU.
Tra le azioni auspicate: l’istituzione del Registro dei produttori e degli importatori di pneumatici e aggiornamento semestrale della Banca Informativa Pneumatici (BIP) già esistente presso il Ministero dell’Ambiente; istituzione presso il Ministero di un Ufficio di controllo dei soggetti autorizzati alla raccolta di PFU (consorzi e individuali); costituzione di una task force tra le Forze dell’Ordine e Agenzie delle Dogane, per contrastare gli illeciti; istituzione di un Tavolo Permanente di Consultazione presso il Ministero con i sistemi collettivi di gestione dei PFU e le associazioni di rappresentanza delle imprese di filiera.