Il 13 dicembre è stato presentato a Roma il settimo rapporto “L’Italia del Riciclo” realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Fise Unire, associazione che rappresenta le aziende del recupero rifiuti. Il rapporto che si articola in 15 capitoli (ognuno dedicato ad una filiera di uno specifico rifiuto) ha visto il contributo di Greentire, oltre a quello di altri consorzi di gestione PFU, che ha fornito i dati inerenti alla raccolta ed al recupero degli pneumatici fuori uso. Nel 2015, gli PFU avviati a recupero sono stati pari a 313.881 tonnellate, di questi, il 45% è stato avviato a recupero di materia (dal trattamento negli impianti di frantumazione si ottiene granulato di gomma, acciaio e fibra tessile) con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente, mentre il 55% a recupero energetico. Il confronto tra i dati nazionali sopraindicati con quelli relati a Greentire, ben dettagliati nel recente GER , evidenzia come le performance della nostra società consortile risultino significativamente migliori, e ciò in perfetta aderenza con la mission di Greentire. Non mancano, nel rapporto, indicazioni metodologiche per il futuro, ovvero l’auspicio di un maggior coordinamento tra i soggetti coinvolti nella filiera del recupero e le istituzioni e l’ampliamento dei mercati di sbocco delle materie prime seconde derivanti dal riciclo degli PFU. Parimenti, è ritenuto importante saper correttamente valorizzare l’aria nuova portata dalla tendenza mostrata dalla Comunità europea di voler perseguire con forza i principi della Circular Economy, che ha dato al mercato delle materie recuperate e dei prodotti realizzati con le stesse nuovo slancio. Si sono viste, infatti, fiorire iniziative interessanti, non più promosse solo da piccoli imprenditori con, quindi, scarse probabilità di successo, ma supportate da investitori importanti. La pubblica amministrazione, poi, inizia a pensare di utilizzare i prodotti derivati dal recupero con maggiore intensità, anche se il fenomeno è distribuito a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Ulteriore elemento di positività emerso, è dato dalla circostanza che l’Italia, dal punto di vista dei quantitativi di materiali in gomma recuperati, è sicuramente in crescita e in vantaggio rispetto a Paesi confinanti, come Francia e Svizzera, e questo potrà permettere di aumentare le quote di export.
Rapporto “L’Italia del riciclo”: potenzialità e valorizzazione della filiera degli PFU